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mercoledì 19 ottobre 2016

Isola di Sal, Casa in affitto a 400€ settimana fino a 6 persone

La Casa può ospitare tranquillamente 6 persone e si trova sull'isola si Sal nel residence "DJADSAL"  situato a Santa Maria famosa meta turistica soprattutto per i viaggi di nozze nell'arcipelago di Capo Verde.


Dentro si trova una camera matrimoniale......una cameretta con due lettini singoli....un bagno spazioso con doccia...cucina...ampio salone con divano letto a due posti ....una vetratone come entrata dove vi è il terrazzino per poter fare cene e pranzi o semplicemente relax seduti ....in piu vi è un altro terrazzjino dalla parte delle camere dove si possono mettere quad ...biciclette in affitto l appartamento si trova a piano terra ....il bello del residence che si trova in centro quindi la sera si può uscire tranquillamente a piedi essendo nel centro paese...ed è bello perchèp puoi fare una vacanza relax ma anche divertente in quanto subito sulla zona pedonale dove vi sono a piedi subito ...negozzi...bar ..ristoranti...lavanderia a gettoni....discoteca....il residence è custodito da servizio di vigilanza continua la guardia posta fuori fiss.

il residence si trova a  200 metri dalla finissima spiaggia .....all arrivo all aeroporto il turista verrà ricevuto dal ns taxsista che si occupera di portarlo in residence dall aeroporto vi sono circa 20 minuti di viaggio.
















Oltre tutto la nostra collaboratrice si occupera dei vari bisogni del turista durante la vacanza ed anche illustrare le varie escursioni insomma un po tutto quello che si puo fare sull isola
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domenica 2 ottobre 2016

Denis felicissimo di vivere a Città del Messico.

13/04/2015

Ciao, mi chiamo Denis e da tre anni vivo a Città del Messico. Come sono finito qui? Nel 2011 un'amica mi ha messo in contatto con una messicana perché io volevo migliorare il mio spagnolo, mentre questa ragazza messicana, Silvia, voleva migliorare il suo italiano.

Dopo tre mesi di mail e videochiamate è venuta in Italia per vacanza, e ci siamo innamorati.
Nel gennaio 2012, avendo concluso il breve contratto di lavoro che avevo e con tanta voglia di conoscere qualcosa di nuovo, sono arrivato qui in Messico, anche per cercare di dare un futuro alla storia che avevo cominciato con Silvia. Incredibilmente, non solo la mia storia romantica ma anche la mia storia lavorativa ha avuto uno sbocco felicissimo.

Ho una laurea magistrale umanistica che sono riuscito a trasformare in un'ottima base per diventare un buon professore di italiano. Molti italiani fanno gli insegnanti di lingua come primo lavoro, "mentre cercano qualcosa di meglio". Questo non è il mio caso, sono nato per fare il professore, mi piace e sinceramente lo faccio pure bene! Inoltre, insegnare la mia lingua è in realtà una sorta di lezione anche per me: gli studenti mi raccontano parti della propria esperienza di vita e soprattutto informazioni sempre nuove su questo straordinario paese, il Messico.

Così lontano e pure così vicino all'Italia. I due paesi infatti condividono molto, la genuinità della gente, le bellezze naturalistiche e culturali, una cucina INCREDIBILE. Devo ammettere, però, che come città di residenza non ho scelto un "osso facile". Io vivevo in un paesino del Veneto di 7000 abitanti e ora vivo e lavoro in una metropoli di quasi 30 milioni di abitanti, grande come una provincia italiana ed estremamente vivace (per non dire aggressiva). Il ritmo di vita mi ha fatto perdere 20 chili il primo anno di permanenza, ora li sto lentamente riguadagnando per la gioia di mia madre e di mia nonna (un po' meno allegria per mia moglie).

Il trasporto pubblico di per sé è una sfida, ma è un mostro col quale ho imparato a convivere e a goderne. Criminalità? Certamente è presente, ma io ho avuto la fortuna (e la premura) di non averne mai sofferto i colpi. Diciamo che ci sono zone e comportamenti che vanno evitati, e se si è prudenti uno può vivere abbastanza tranquillamente, poi il colpo di sfiga prima o poi capiterà, ma tocchiamo ferro! Ho imparato ad apprezzare sempre di più il chile, il peperoncino, e ora se il piatto non è piccante mi sembra sia senza sapore.
Parlando del territorio messicano, è immenso e lentamente lo sto scoprendo. Faccio un viaggio all'anno più o meno, ma dato che il Messico ha una trentina di stati, credo che questa impresa sarà abbastanza lunga da concludere. In febbraio mi sono accorto che avevo tantissime cose da raccontare e ho voluto seguire il consiglio di tre mie amiche, cominciando un blog su questa esperienza di vita, se volete darci un'occhiata è https://messicando.wordpress.com.

Che dire? Sono felicissimo della scelta che ho fatto, e malgrado senta la mancanza del mio paese, la mia famiglia e la mia gente, questa terra mi ha dato tanto e spero continui ad essere generosa con noi anche nel futuro.

Auguro a tutti di poter condividere la stessa fortuna che io ho avuto!
Un ringraziamento speciale al gruppo di Salvatore che mi ha dato la possibilità di farmi conoscere attraverso una pagina dedicata. Chi avesse necessità di conoscere citta del messico può contattarmi attraverso il mio sito.

Grazie Salvo e Grazie Help My Travel
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Simone di 44 , felicemente in Costa Rica

Salve sono Simone di 44 e trascorrevo la maggior parte del tempo lavorativo chiuso in ufficio e quando potevo viaggiavo sopratutto nelle zone tropicali di vari paesi  per conoscere una realtà diversa da quella che poteva offrirmi l’Italia ed ampliare le mie conoscenze e dopo aver visitato vari luoghi, il Costa Rica mi sembrava il paese idoneo per trasferirsi per il suo clima tropicale caldo secco e la natura incontaminata e il lavorare in “Pura Vida” con un basso carico fiscale mi entusiasmava


Qua mi occupo di edilizia,  vendita di case e terreni e gestisco un sito fornendo assistenza gratuita e consigli per chi volesse fare un cambio di vita nel paese più felice al mondo.
É un paese che ha voglia di crescere, i soldi e la voglia non gli mancano. Offre un ottimo livello scolastico, buoni ospedali, usa energia rinnovabile, ed é coperto per la maggior parte del territorio da Parchi Naturali. Per la sicurezza visto che non ha esercito, e’ un paese sicuro e stabile.

Il bello del Costa Rica é che non devi lavorare per mantenere la classe politica. Ovunque si respira un clima di libertá e tranquillitá, tutti lavorano in armonia senza pressioni e con il sorriso e la qualitá di vita é alta, senza inquinamento e completamente immersi in una flora e fauna unica al mondo con 12 differenti zone climatiche in un paesaggio che varia per ogni luogo.

Lati negativi difficili da trovare, anche perché negli ultimi anni, grazie all’importazione é reperibile qualsiasi cosa e la tecnoligia é arrivata ovunque.
Qua é ancora possibile farsi una nuova vita senza troppi sacrifici. Per una più facile integrazione è raccomandato un buon uso dell’Inglese oltre che lo Spagnolo che è la lingua ufficiale.


L’Italia e’ il mio paese natale e ritornarci tutti gli anni come turista é stupendo per passare dei bei momenti con familia e buone abbuffate con vecchi amici. Per viverci a lungo tempo non mi manca.
Tutte le volte che vado leggo sempre più negli occhi degli Italiani la voglia di scappare.
In Costa Rica gli Italiani sono numerosi su tutto il territorio sin dai tempi passati, a Tamarindo siamo parecchi e ovviamente ci frequentiamo spesso per non perdere le nostre origini e abitudini.

Tamarindo é un posto stupendo, caldo tutto l’anno, spiaggie meravigliose, immerso nel verde tropicale, punto di partenza per molte escursioni alle spiagge limitrofe o  avventure nell’entroterra, buona ospitalitá turistica e night-life, altamente raccomandato per una vacanza incantevole e la voglia di rimanerci sorge spontanea


Contatti:
Simone Ceccarelli
Mail simone@vivereincostarica.it
Cel.-WhatsApp 00506-8841-8440
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Patty ha lasciato il cuore a Playa del Carmen.

La mia storia è lunga ma cercherò di essere breve e coincisa.


Nel 1997 con la mia famiglia andammo in vacanza nella Riviera Maya esattamente a Playa del Carmen. L'anno successivo ci trasferimmo definitivamente.


Nel 1998 Playa del Carmen era un piccolo pueblo, pochi italiani e uniti, ci rendemmo conto che stava crescendo e una moltitudine di gente arrivava da ogni lato del mondo per poter iniziare ad investire e lavorare.

Noi ci occupavamo di un centro immersioni chiamato Sealife, era situato in una delle spiagge più belle di Playa, poche persone, spiaggia grandissima, non c'era infrastrutture che potessero rovinare la bellezza di quel luogo, mangrovie da una lato e sabbia di borotalco dall'altra con un mare cristallino che resterà vivo nei miei occhi.

L'arrivo di stranieri con il tempo deturpò completamente ogni cosa.

Stavamo vivendo un cambio che avrebbe peggiorato quell'angolo di paradiso.

Quando una luogo comincia a diventare stretto, i disagi e la criminalità ne fanno da padrona, non è più un luogo magico.

Con gli anni Playa del Carmen ha subito un tragico cambiamento distruggendo flora e fauna per l'ingordigia dei potenti.

La scelta del Messico in quel lontano 1997 fu fatta perchè volevamo cambiare vita e la Riviera Maya offriva il vantaggio di qualità alla vita, per chi avesse voluto investire o lavorare, vivendo con poco e godendo di quanto la natura offrisse.

Il mio rientro nel 2005 per motivi famigliari mi straziò il cuore, perchè una parte di me era rimasta in quel luogo pur che fosse cambiato e non fosse più come un tempo. La modernità e la tecnologia porta un cambiamento che da un lato può servire a crescere e dall'altro a distruggere quanto di più bello possa donare la natura incontaminata.

Il Messico è grande e può offrire molte opportunità a chi vuole portare le sue esperienze di studio e di lavoro o di investimento.

La cosa essenziale è integrarsi dimenticare la cultura italiana e accettare la nuova.



Noi italiani siamo creativi fantasiosi gran lavoratori, ma spesso in questi ultimi decenni siamo diventati troppo competitivi e spesso non c'è unione ma tradimento con gli stessi connazionali.


Ricordo i racconti dei miei nonni, quando gli italiani si trasferivano erano in grado di creare comunità unite e forti, ora le poche comunità sono piccoli gruppi a volte lontane da quelle di un tempo.





Farò ritorno in Messico perchè è la mia casa, non sarà la scelta di Playa del Carmen luogo che ho lasciato con tutti i ricordi del passato, ma sarà un luogo,  dove potrò e avrò tempo di vivere gli ultimi anni che mi restano, se il fato lo vorrà, scrivendo, leggendo e amando nuovamente quel popolo indio dove i veri valori dell'uomo sono conservati e ti rendono felici ogni volta che arriva un'alba e un tramonto.


un saluto cordiale Patty
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Innamorarsi di Fuerteventura

Siamo una coppia di italiani Rosy e Fabio, che ha deciso di cambiare vita. Abbiamo lasciato l'Italia è ci siamo trasferiti alle Canarie sull'isola di  Fuerteventura. Perchè abbiamo scelto proprio questa?

Questa isola è stata l'ultima ad essere scoperta dal turismo di massa, in effetti il turismo a Fuerteventura iniziò negli anni '70 solo però a nord e solo dopo 10 anni al sud.

07-02 Grotte Ajuy Io con Fabio e Luna (1)

Ad oggi Fuerteventura ha molte strutture alberghiere, ma non invasive come nelle altre isole, si può vivere ancora in stretto contatto con la natura, basti pensare che in alcune spiaggette si può prende il sole come si desidera, ed come tuoi vicini puoi trovare una famiglia di scoiattoli.

L'oceano è ancora con acque cristalline, la temperatura è gradevole tutto l'anno.

C'è sole di media 300 giorni all'anno.  Sull'isola i panorami variano ad ogni curva. Si può trovare il paesaggio lunare per via che l'isola è di origine vulcanica in effetti sulle montagne si vedono ancora le tracce delle vecchie colate laviche, le spiagge possono essere di sabbia nera come di finissima sabbia bianca, si può trovare il paesaggio semi desertico, mentre a nord si possono trovare le dune di sabbia come nel Sahara.

L'isola e grande 1660 kilometri quadrati con solo poco più di 100.000 abitanti, ecco il motivo per il quale ci siamo innamorati di Fuerteventura.

I ritmi non sono stressanti come in Italia, non sappiamo più cosa vuol dire traffico nella città e noi siamo meno stressati.

Certo lavoriamo ma ci ritagliamo alcune ore della giornata per il nostro benessere. In Italia quando abbiamo detto che ci07-02 Io e la mia cagnolina Luna straferivamo a Fuerteventura tanta gente ci chiedeva dove era ed è per questo motivo che abbiamo pensato di creare un social network “www.Fuertebook.net”.

Al il momento il social è dedicato a Fuerteventura, per far conoscere l'isola, per riuscire a valorizzare questa stupenda bellezza naturale ancora vergine, in seguito si espanderà per tutto l'arcipelago delle Canarie, ciò non significa che si debbano iscrivere solo gli abitanti di Fuerteventura, al contrario sono bene accetti tutti quelli che desiderano aderire al social.

Più aderiscono più informazioni possiamo trovare, più gente si può conoscere.

In breve la nostra esperienza a Fuerteventura può essere solo positiva, la vita ti cambia in positivo anche con la salute. Un saluto a tutti.


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Tenerife

Esiste un posto dove bastano 70 euro per tutte le bollette, e dove l'Iva è al 5%: le Canarie. E così, già 400mila italiani over 60...

 
Roma-Tenerife sola andata: sono molti i pensionati italiani in fuga dal loro Paese alla ricerca di un luogo dove vivere un’esistenza dignitosa. E l’arcipelago delle Canarie, dichiarato nel 1994 «zona economica speciale», è diventata una delle mete preferite per decine di migliaia di connazionali. Tasse molto più lievi rispetto alle nostre a cominciare dal 4% sugli utili d’impresa, rispetto al  25% del territorio continentale della Spagna a cui l’arcipelago appartiene, perfino nelle località turistiche più frequentate offre condizioni di vita migliori pi chi l’abbia eletto a buen retiro.
Il fenomeno va ben oltre i casi isolati. Sono quasi 400mila i  nostri connazionali pensionati che, negli ultimi anni, hanno abbandonato, dopo la vita lavorativa, anche la terra d’origine. Per ricominciare una vita nuova indossando bermuda e infradito. E spendendo fino a un terzo di quanto costerebbe la vita nel Belpaese. Così una pensione  che da noi  sarebbe appena sufficiente  per sopravvivere, in molte località tropicali, in Asia come nei Caraibi, ma pure nei possedimenti d’Oltremare dei Paesi europei, consente di  godersi quel che rimane da vivere in qualche paradiso terrestre a basso costo.
 
A descrivere quel che rischia di diventare un un fenomeno di massa è un'indagine di Latitudes Travel Magazine la più nota testata online dedicata ai viaggi e al turismo. Ebbene, le mete più gettonate dai pensionati italiani iscritti all'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero), sono il Marocco e la Tunisia, in cui risiedono circa tremila nostri connazionali, dove il clima è mite, la copertura sanitaria completa e con circa 400 euro mensili si conduce una vita agitata. La Tailandia e le Filippine, dove rispettivamente risiedono circa duemila e mille italiani, offrono numerose  località da sogno dove per vivere sono sufficienti 500 euro mensili. Nella lista delle mete preferite non potevano mancare i Caraibi, ad esclusione di Cuba per le difficoltà politiche e burocratiche.
Obiettivo Caraibi
Due sono i Paesi più amati dagli italiani che decidono di stabilirvisi:  la Repubblica Dominicana, scelta da oltre cinquemila pensionati italiani, e il  Costa Rica, che ne conta circa quattromila, grazie all'ottimo clima ma soprattutto i bassi costi della vita.
La maggioranza degli italiani over 60 che sposta la residenza all’estero, però, sceglie comunque una località appartenente all’Unione europea. in questo senso hanno deciso ben 225mila nostri connazionali anziani. Ben 13mila ora abitano in Spagna e circa 10mila in Grecia. Escludendo le località turistiche e le grandi città dove il costo della vita è sì inferiore al nostro ma comunque elevato, In questi due Paesi con un reddito di mille euro al mese si riesce a condurre una vita agiata. E ne possono bastare anche meno per campare più che dignitosamente, senza dover accettare rinunce mortificanti. E proprio le Canarie offrono condizioni particolarmente vantaggiose. Grazie al regime fiscale accordato con Decreto regio alla «Zona especial Canaria» un pensionato con un assegno di 1000 euro mensili ne prenderebbe 1.140. L’Iva è al 5%, un litro di benzina  si paga 1,08 euro, le Marlboro 2 euro e 30 cent e si mangia al ristorante, parliamo di un pasto completo inclusa la birra, gli antipasti e il digestivo con 10 euro e mezzo. L’importante è tenersi lontani dai locali per soli turisti dove i prezzi sono decisamente più alti. Senza contare l’azzeramento per il costo del riscaldamento: a quella latitudine (in prossimità del 28° parallelo, dunque più vicino all’equatore de Il Cairo) termosifoni, caldaie e trapunte sono del tutto sconosciute.
Per chi osa di più
Ma per chi è disposto a osare di più ci sono Paesi in cui si può stare bene anche con 500 euro. Il Venezuela ad esempio, a condizione di accettare però un alto tasso di criminalità. Lo scorso anno è assurto ai fasti delle cronache il caso di un ex agente della Polizia di Stato andato in pensione anticipata per cause di servizio con un assegno di 1600 euro. Un po’ pochino se hai moglie a carico e casa da mantenere. Così Giorgio, 56 anni, romano di origine ma pisano d’adozione decide di mollare tutto e trasferirsi a Isla Margarita, uno dei posti più belli del Venezuela dove lo stipendio medio raggiunge a fatica l’equivalente dei 200 euro. Così l’ex poliziotto si è pure comperato una barca e cena fuori con la moglie una sera sì e una no. L’auto ha deciso di non comperarla perché per gli spostamenti prende il taxi che non gli costa mai più di 3 o 4 euro a corsa. Ma se non avesse rinunciato alle quattro ruote ne avrebbe potuta fare di strada: la benzina là costa appena 11 centesimi al litro.
di Attilio Barbieri su Libero.it
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